La storia clinica di Romina, originaria di Alessandria, inizia nel 1984 con un intervento cardiaco che le salva la vita quando aveva solo due mesi. A quarant’anni di distanza il ripetersi di attacchi di flutter atriale, una forma di tachicardia, costringono la giovane donna a una seconda operazione.
Nel 2023, dopo un ricovero d’urgenza ad Aosta, entra in contatto con l’equipe diretta dal dott. Marco Scaglione presso l’ospedale Cardinal Massaia di Asti. Viene sottoposta ad uno straordinario intervento che coniuga l’alta complessità tecnica con l’utilizzo dell’ipnosi come analgesico, confermando l’eccellenza della Cardiologia astigiana su scala internazionale.
A causa di un’anomalia anatomica della paziente, l’operazione ha utilizzato una strategia innovativa che ha permesso ai medici di accedere al cuore di Romina tramite la vena giugulare, anziché dalla vena cava inferiore. «Abbiamo mappato il circuito elettrico del cuore e interrotto i tre circuiti responsabili dell’aritmia», spiega il dott. Scaglione intervistato dopo oltre sei ore si sala operatoria.
Innovazione e riconoscimenti
L’ipnosi è una delle innovazioni che distinguono la Cardiologia astigiana. Nel 2018 è stata la prima al mondo a servirsi di questa tecnica per l’impianto di defibrillatori sottocutanei. Da allora, il reparto l’ha utilizzata in oltre 2000 interventi diffondendo la propria esperienza in congressi internazionali e pubblicazioni scientifiche di alto livello. Il reparto diretto dal dott. Scaglione è oggi riconosciuto dalla Regione Piemonte come Centro di Alta Specializzazione. Secondo l’Agenas, è il più veloce in Piemonte e il nono in Italia per l’esecuzione di angioplastiche nei pazienti con infarto. Il tempo medio dall’arrivo in pronto soccorso alla sala operatoria è, infatti, tra i più rapidi a livello nazionale.
Una storia di speranza da una cardiologia d’eccellenza
Dopo l’ulteriore impianto di un pacemaker, avvenuto nell’estate del 2024, Romina ha ritrovato la speranza: «Ora posso vivere il quotidiano con più fiducia e serenità.» La sua storia testimonia l’eccellenza della sanità astigiana e di come la tecnologia possa contribuire significativamente a migliorare la vita dei pazienti. L’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, celebra questo successo: «La Cardiologia astigiana dimostra che l’eccellenza può essere raggiunta anche in centri di provincia, con politiche sanitarie lungimiranti e il lavoro instancabile di medici e operatori. La Regione continuerà a supportare questa eccellenza.»