Il cuore sempre battente, un primato storico
Per la prima volta al mondo, presso l’Azienda Ospedale Università a Padova, l’équipe del professor Gino Gerosa, direttore della cardiochirurgia, ha impiantato il primo cuore sempre battente.
A ricevere il nuovo organo, un paziente adulto affetto da cardiomiopatia dilatativa post ischemica, precedentemente sottoposto all’impianto di una valvola. L’uomo ora sta bene ed è in via di dimissione.
Questo trapianto consente più margine di manovra
«Nel consueto trapianto di cuore,» spiega il Professor Gerosa «l’organo viene prelevato e trapiantato da fermo mentre in questo caso ha sempre battuto. Tra l’espianto e l’impianto è stato perfuso con l’apposita macchina. Questo ci consente di lavorare con maggiore tranquillità perché sappiamo che il cuore non sta soffrendo e ci dà anche margini di manovra più lunghi». La dinamica di questo rivoluzionario intervento annulla i danni di ischemia che si verificano quando l’organo viene fermato e, in misura ancora maggiore, quando viene utilizzato da un donatore a cuore fermo.
Cuore artificiale e xenotrapianto per il futuro
«Credo che questa tecnica modifichi e migliori i trapianti. Rappresenterà una nuova prospettiva per i pazienti in lista d’attesa e potrà essere introdotta come tipologia standard», continua Gerosa. Rimane tuttavia il problema della scarsità di donatori in Italia: meno del 50% dei pazienti riescono infatti a trovarne uno. Per questo l’Azienda Ospedale Università di Padova ha deciso di alzare ancora l’asticella impegnandosi anche su altri due promettenti filoni di ricerca: il miglioramento del cuore artificiale francese, attualmente ancora ingombrante per essere utilizzato in tutti i pazienti, e lo xenotrapianto.